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Carolina Capria

Silvia Grasso

Complice anche la serie Tv, l’opera di Elena Ferrante sta finalmente ricevendo in Italia il riconoscimento che già da tempo le è stato tributato all’estero. E la tetralogia de “L’amica geniale” si sta rivelando a un pubblico sempre più ampio per ciò che è: una storia che, già a partire dalle sue due protagoniste, va oltre gli stereotipi e i cliché e ci restituisce una narrazione in grado di descrivere un mondo che sa essere allo stesso tempo mostruoso e autentico, spaventoso e accogliente.
In ognuno dei sei episodi del podcast “Le parole di Lila e Lenù”, Carolina Capria e Silvia Grasso analizzeranno sei temi chiave della celebre tetralogia, sei temi sui quali il movimento femminista indaga e riflette e che ci permetteranno di comprendere aspetti profondi dell’opera e di noi tutti.

Le parole di Lila e Lenù

Da una parte parleremo del femminismo inconsapevole di Lila che si manifesta con il rifiuto della sua subalternità in quanto donna. Dall’altra, discuteremo di come la scoperta del pensiero femminista cambierà la vita di Elena e la porterà alla scrittura di un libro che parla di come gli uomini abbiano inventato le donne. In entrambi i casi, il femminismo si rivelerà lo strumento della loro sopravvivenza.

5. Femminismo imprevisto

“Smarginatura” è il neologismo coniato da Ferrante per indicare il particolare tipo di esperienza femminile causata da un trauma, l’incapacità di stare all’interno dei margini, ossia i ruoli imposti dalla cultura e dalla società patriarcale.

6. La "smarginatura"

Al centro del quarto episodio ci sono gli uomini che hanno incontrato e influenzato le vite di Lila e Lenù. Parleremo di come e in che modo, in nome dell’amore romantico idealizzato sin da bambine, le due protagoniste si trovino a scegliere e amare uomini sbagliati.

4. L'amore immaginato

La maternità è un topos ricorrente nella letteratura di Ferrante che ne “L’amica Geniale” assume una duplice mostruosità: quella dei corpi che si trasformano e quella di ruoli materni che assorbono le identità delle donne.

3. Maternità mostruose

Complice anche la serie Tv, l’opera di Elena Ferrante sta finalmente ricevendo in Italia il riconoscimento che già da tempo le è stato tributato all’estero. E la tetralogia de “L’amica geniale” si sta rivelando a un pubblico sempre più ampio per ciò che è: una storia che, già a partire dalle sue due protagoniste, va oltre gli stereotipi e i cliché e ci restituisce una narrazione in grado di descrivere un mondo che sa essere allo stesso tempo mostruoso e autentico, spaventoso e accogliente. 
Nei tre nuovi episodi del podcast “Le parole di Lila e Lenù”, Carolina Capria e Silvia Grasso analizzeranno altri temi chiave della celebre tetralogia, temi sui quali il movimento femminista indaga e riflette e che ci permetteranno di comprendere aspetti profondi dell’opera e di noi tutti.

Le parole di Lila e Lenù S2

Lungo l’arco della narrazione dei quattro libri sono disseminati diversi elementi magici. Partiremo dalle bambole scomparse, l’elemento magico da cui muove il racconto, fino ad arrivare alla descrizione della stregoneria di Lila, capace di controllare il proprio corpo e di affascinare e irretire chi la conosce.

2. Magia e stregoneria

“L’amicizia geniale” descritta da Elena Ferrante è una relazione complessa che si basa sul patto della sorellanza ma che non è priva di sentimenti negativi. Quello che unisce per tutta la vita Lila e Lenù è un rapporto che è fatto di luci e ombre e che proprio per questo ci permette di sondare i molteplici aspetti di un legame che spesso la società tratta con superficialità.

3. Maternità mostruose

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